Una Lectura dantis dal titolo "Dante e la Sardegna: nel 750esimo anniversario della nascita" si è svolta per venerdì 13 marzo 2015, alle 17:00 a Cagliari, presso la Facoltà Teologica della Sardegna. Interviene Rossano De Laurentiis (Università di Siena) con l'introduzione di Matteo Vinti (Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna).
La conferenza nel solco della tradizione di Lectura Dantis, iniziata da Boccaccio, ha passato in rassegna i luoghi della Commedia in cui è citata la Sardigna (Inf. XXII 89) o lisola di Sardi (Inf. XXVI 104) secondo il viaggio di Ulisse; oltre a personaggi come Michele Zanche (Inf. XXII 87 ss.). Il periodo in cui Dante fu a contatto con Pisa dovette essere anche quello per una conoscenza, sebbene de relato, dellisola allora sotto linfluenza della città toscana nei secoli XII e XIII. Tuttavia la resa favolosa di unisola impervia e malarica permane in altri accenni del sacrato poema, fino a farne un luogo remoto per eccellenza, al modo di Boccaccio: «dee egli essere più là che Abruzzi» (Decameron, VIII 3).
Il relatore ha provato a collegare la sardità vista come cultura e lingua allaltra opera dantesca in cui si accenna ad essa, il De vulgari eloquentia, con qualche incursione lungo il secolare commento tra storia della lingua letteraria (grammatica) e dei dialetti (parlate), fino allOtto-Novecento, secoli sempre un po più lontani per noi che viviamo nel nuovo millennio.
In allegato la locandina dell'evento.