Data / Ora
Data - 09/11/2023 - 10/11/2023
15:30 - 19:00
Tra i temi principali del Pentateuco figura la modalità della formazione del popolo. L’elenco lessicografico con cui essa è indicata nelle narrazioni, ‘am Ysra’el, bene Ysra’el, bet Ysra’el, keneset Ysra’el, lascia intendere che alla sua origine sussista il ricordo di un Patriarca, Israele (Giacobbe), e l’esigenza di un’aggregazione dei suoi discendenti (‘am, bene) a fini cultuali (bet Ysra’el, keneset Ysra’el). Secondo una contemporanea scuola esegetica, il popolo si è formato dall’alleanza di 12 tribù, confederatesi tra la fine del periodo dei Giudici e l’inizio dell’introduzione della monarchia e per motivi cultuali e militari contingenti.
Il numero 12 è in ogni caso convenzionale e si ritrova nella designazione di altri raggruppamenti, presenti nella Bibbia, in Asia Minore, in Grecia e in Italia. Nonostante l’esperienza dell’esilio, la memoria biblica di Israele come popolo composto da 12 tribù non venne abbandonata (Ez 47-48). Nella narrazione neotestamentaria, le 12 tribù d’Israele acquistano valore teologico, ecclesiologico ed escatologico, tracciando anche una pista di riflessione per la prima Chiesa.
Il tema delle 12 tribù attraversa anche la produzione teologico-letteraria dei Padri, spesso come un fiume carsico, che non sempre la ricerca contemporanea ha ben valorizzato. Il Colloquio intende ripercorrere alcuni punti nodali della concezione delle 12 tribù di Israele, nelle interpretazioni della riflessione ebraica contemporanea, della moderna esegesi biblica occidentale e degli sviluppi storico-teologici dei Padri della Chiesa.