“Evasione”. Questa è la parola che spesso viene usata dal pubblico per descrivere quello che cerca in un film. Ciò che si attende. E l’industria cinematografica spesso lo accontenta.
Ma l’evasione evoca un senso di prigionia (quasi una cattività) una catena che chiediamo al cinema di interrompere.
Un credente non è mai in prigione. Non vuole scappare bensì incontrare.
E allora è “Incontro” forse la parola più adatta all’esperienza che possiamo vivere nel buio di una sala cinematografica.
Un buon film ti mostra quello che non si vede ma che tu sai che c’è.
Ti consente di rinvenire l’opera del Mistero nella tua vita, d’imbatterti nell’azione della Grazia descritta attraverso i personaggi e la trama.
Per un credente ogni cosa parla di Dio e Dio ci parla in ogni cosa.
Perché al cinema dovrebbe essere diverso?
Nel cinema Dio ci attende “nascosto” fra le immagini, i dialoghi e le suggestioni del film.
Ognuno di noi ha in mente alcuni film nei quali, in maniera diversa, la magia di questo “incontro” si è sprigionata.
Ne sceglieremo quattro, uno per ogni appuntamento del corso, e li affronteremo insieme, individuando le parole, le tecniche e le immagini nelle quali quell’incontro si è rivelato.
Ci servirà a ritrovarlo e, magari, a condividerlo con chi ancora lo sta aspettando.
26.01.2022 / ore 17.00-19.00 / online
09.02.2022 / ore 17.00-19.00 / online
09.02.2022 / ore 17.00-19.00 / online
16.02.2022 / ore 17.00-19.00 / online
Modalità di verifica:
produzione di uno scritto/elaborato personale da inviare all’indirizzo sft@fter.it ENTRO E NON OLTRE IL 31.03.2022
Fonte: Facoltà Teologica Emilia Romagna